-3 giorni all'alba
Ecco, l'ho finalmente scritto. Meno tre giorni all'alba.
Tre giorni all'inizio di una nuova avventura, lunga, inconsueta. E mi domando se stavolta davvero non ho fatto il passo piu' lungo della gamba. Dovrei essere piena di entusiasmo, come Tobi, lo studente che viene con me, e invece mi ritrovo nervosa, tesa, malinconica, e come sempre, da quando studio, e faccio questo lavoro, impreparata.
La lista delle medicine, decidere se in nave fara' freddo o fara' caldo e scegliere cosa portare di conseguenza, e poi le copie dei documenti, ce le ho tutte? e se poi mi sento male sulla nave che fanno? mi operano li' a mano o mi riporteranno a terra? i miei scenari catastrofisti fanno a gara a dipingere il piu' scuro dei futuri possibili. E non mi soffermo a citare adesso la sequela di tragedie aeree che mi sono gia' prefigurata.
Questo pessimismo cosmico lo so da chi viene, da chi l'ho ereditato. Ma dove e' finita quella mia voglia di andare, di buttarmi sempre? sto chiaramente invecchiando. La cerco, spero che sia finita in valigia da qualche parte, spero di ritrovarla una volta che ci sono.
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